II giunco serve al tappezziere come finizione nei lavori a molleggio: ha lo scopo di riunire le molle parzialmente o sul contorno del lavoro in esecuzione.
Si preferisce il giunco alle altre materie simili, come il filo di ferro o di acciaio e la corda, perché è più leggero e segue fedelmente i movimenti che gli si impongono dalle necessità di lavorazione, ritornando poi alla sua posizione normale. L’impiego del filo di ferro dopo poco tempo che si usa la poltrona provoca un rumore sgradevole di ferraglia.
I diametri del giunco necessario alla lavorazione sono i seguenti: da 10 a 11 mm. per sedili in genere, 8 mm. per le spalliere e 5 mm. per i braccioli. Questa differenza di spessori è necessaria per la forza delle molle adoperate, si consiglia di usare sempre quello rotondo e di adoperarlo con scorza. I mezzi di fissaggio sono due: uno per mezzo di legatura con spago 3/6 che si ottiene mediante attorcigliamento dello stesso in senso rotatorio dal di sotto al di sopra, evitando l’accavallamento dello spago: è buona norma inumidire leggermente lo spago prima del fissaggio. L’altro mezzo consiste nell’utilizzare la corda di legatura di ritorno. In un’imboccatura sospesa e di conseguenza molleggiata su tre o quattro lati, occorrerà far seguire il giunco sulla forma del sedile e formarne un perimetro; sarà quindi necessario girare il giunco sugli angoli senza romperlo; questa piegatura sarà facilitata con l’aiuto di un temperino tagliandone un angolino nella parte interna dell’angolo.
Sovente, per necessità di lavoro, occorre aggiungere due giunchi onde ottenerne la lunghezza necessaria; ciò si otterrà facendo sovrapporre i due giunchi dopo averli tagliati a smusso e unendoli infine sovrapposti con una fitta legatura di spago.