I materiali che si usano per l’imbottitura possono essere i seguenti:
- il capecchio, comunemente chiamato rivio; darà una imbottitura alquanto resistente, ma poco elastica
- in crine vegetale; sarà clastico appena applicato, ma poco resistente;
- il crine animale: è il migliore per elasticità e resistenza, ma il costo non permette di usarlo con frequenza.
Ognuno di questi materiali deve essere cardato a macchina prima dell’uso e ripassato poi a mano.
Il procedimento è il seguente: si prendono delle manciate di materiale e si fa passare negli archi dei lacci, arrotolandolo sul laccio stesso, poi con le due mani si allarga leggermente, si comprime, si osserva che non si formino avvallamenti, facendo buon uso di quel tatto che non deve far difetto nelle mani di un buon tappezziere. Formato il bordo imbottito del contorno, si riempie la parte centrale seguendo le stesse norme su accennate per rendere più omogenea l’imbottitura.